GEA e-paper n. 1

Ritorno al paesaggio. Dimensioni, significati, prassi

Claudio Ferrata

Con questo primo e-paper, GEA propone ai suoi associati e alle persone interessate all’attività dell’associazione una nuova formula di comunicazione e approfondimento, agile, attuale e tematica.
L’uscita delle pubblicazioni verrà segnalata agli associati attraverso la nostra newsletter.

Gli e-paper si aprono con un tema caro all’associazione dei geografi: quello del paesaggio. Una questione che, non solo ha caratterizzato il pensiero geografico ma che, per certi aspetti, è quasi diventata un sinonimo di geografia. La questione del paesaggio coinvolge e concerne tutti e su questo tema vi è oggi una forte sensibilità. La Convenzione europea dal paesaggio (2000), a questo proposito, è stata molto chiara.

Nel corso degli anni GEA ha dedicato al tema del paesaggio diverse pubblicazioni e alcune manifestazioni pubbliche. A partire dal volume Il senso dell’ospitalità. Scritti in omaggio a Eugenio Turri (2006), per poi passare ai due convegni di cui sono stati pubblicati i relativi atti. Il primo a Balerna il 17 e 18 ottobre 2009 dedicato al tema Paesaggio senza memoria? Perché e come tutelare il patrimonio (atti pubblicati nel 2011), il secondo al Monte Verità il 20 e 21 ottobre 2012 dedicato al tema Paesaggio senza identità? Per una geografia del progetto locale (atti del 2014). Senza dimenticare la nostra rivista cartacea GEA che aveva programmaticamente nella sua denominazione “paesaggi territori geografie”.

Ricordiamo che i 49 numeri sono disponibili sul nostro sito. Un numero speciale realizzato in collaborazione con Le Globe, la rivista della società di geografia di Ginevra (Tessin. Paysage et patrimoine/Ticino. Paesaggio e patrimonio, n. 23 del 2007) era stato dedicato al paesaggio ticinese.

Il contributo che proponiamo vuole approfondire il concetto di paesaggio e, nel contempo, intende illustrare la visione contemporanea della geografia sul tema. Il paesaggio, sostiene l’autore dopo aver passato in rassegna le diverse connotazioni che questo termine polisemico ha assunto e assume, non deve essere visto come un oggetto inerte ma ha a che fare con l’azione e con la prassi legata alle trasformazioni del territorio.

Comitato redazionale