N. 47 della rivista GEA: il geopatrimonio come risorsa

Versione pdf del numero 47 della rivista di Gea. Alla voce pubblicazioni trovate tutti i numeri della nostra rivista.

È uscito il n. 47 di GEA paesaggi territori geografie, la rivista semestrale di GEA-associazione dei geografi dedicato al tema “il geopatrimonio come risorsa”. 

L’idea di geopatrimonio è relativamente recente, è infatti apparsa una trentina di anni fa in occasione della Conferenza di Malvern (Gran Bretagna, 1993). Da questo momento le pubblicazioni sul tema hanno avuto una crescita esponenziale e oggi la questione genera un enorme interesse nel mondo della geografia. Anche l’UNESCO ha da poco lanciato il programma internazionale di geoscienze e dei geoparchi, così come apposite linee direttrici per la geoconservazione nelle aree protette.

Contrazione di patrimonio geologico, il termine geopatrimonio designa l’insieme dei beni a carattere geologico (rocce, minerali, fossili), geomorfologico, pedologico, o ancora idrologico soggette a patrimonializzazione: concerne oggetti di varie dimensioni (dal microscopico del minerale al paesaggio) ritenuti importanti e degni di essere trasmessi alle generazioni future. Si tratta quindi del riconoscimento collettivo di un bene naturalistico attraverso forme di valorizzazione, di protezione, di fruizione o ancora di promozione. 

In questo numero di GEA paesaggi territori geografie, allestito con la collaborazione di Géraldine Regolini e di Martina Patelli, vengono presentate le diverse sfaccettature assunte dal tema analizzando situazioni diversificate all’interno dell’arco alpino, mettendo l’accento sulla regione ticinese e aprendosi anche alle vicine aree del Piemonte settentrionale. Nel primo contributo Géraldine Regolini propone le diverse potenzialità di una valorizzazione del geopatrimonio in Ticino, anche alla luce della presenza di un quadro giuridico e di basi legali efficaci. Georgia Scapozza e Cristian Scapozza propongono una lettura del valore scientifico, ecologico e culturale della Greina, un contesto di estremo interesse capace di attrarre artisti, ricercatori e escursionisti. Irene Bollati e Enrico Zanoletti concentrano la loro attenzione sugli approcci geoturistici e didattici per la valorizzazione della Val D’Ossola, anche nel contesto di progetti Interreg. La questione del geopatrimonio si presta a una sensibilizzazione e a un approfondimento di tipo didattico in vari ordini di scuola e, in qualche modo, questo numero si rivolge in modo particolare agli insegnanti e agli educatori.

La versione cartacea verrà inviata ai soci durante il mese di gennaio.